Maurice M. Bessy ha con ricerca pa-
siente trovato il punto debole di varie ar-
tiste del cinema in fatto di superstizione.
Se la disgrazia o it malocchio 0 la jetta-
tura dovessero essere fugate da un gesto,
da una parola sussirrata o da una frise
liascicata contro cls che noi chiamiamo
anche jettatura -- è se la fortuna vera-
merito sndstesze, questa dovrebbe suddivi-
dlersi, ocme osserva giustamente il Bessy,
in particelle molto piccole per essere pos
seduta da tutti quei gingilli più 0 meno
originali e groaosi che si ciano feta»
ches © purte-bunbesr. Eppute tutti, chi
più chi sueno, azalamo possedere e portare
flesso a portata di mano, un cornetto, o
ua 13. un porcellino, 0 un ciuffo di pel
di cinghiale, 6 un quadrifoglio,. una bella
ametista incastonata ix un anello i
semplice chiodo di ferro di cavallo,
- Betty Balfour, la graziosa. artista in
Bibse, possiede un porte-bonAenr al quale
bella turchese azzurra cesellata coù arte
rante la realizzazione del fina. è Costi
Esilio ». E ciò fu per me una: cosa sesaf
utta raganza giovanisalta derante ur
usa parte del. film. GIi operatori furono.
costretti a fare dei prodigi perchè il mio.
anello passasse inosservato durante tutte
la scene ». ; ì i
Cliadie Lombard ha uris bambola, una
bambola molto sciupata, la prima, fa so-
la che abbia posseduta quando era bant
bina. L'adoravaf Essa fu il suo unico
giocattolo, Più tardi la conduceva sein:
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Carrnen Boni, che ha
rid interpretato, in co-
sfiarme mischile “ Pio-
colo Lord", Interprete»
rù - pare - un'altro film
in panni simili.
pre con sé. Povera bambola! Non aveva
più capelli ed anche aveva una gamba
rotta! Ma quante gioie le procurava! Il
porta fortuna di Claudie Lombard non è
soltanto un'originale fantasia... La sua
bambola è una parte del suo cuore... è
più che un porta fortuna.
OM
La Fox, oltre a e In Gran Sentiero »,
lancia quest'auno una nuova sensazionale
produzione : « Liliom ».
Il film, diretto dal noto direttore arti-
stico Frank Borzage (e dal Vice Prosi.
dente della Fox, Mr. W. Sheenhan, dis
tro le scene) è tratto dal dramma di
Molnar «La } i Lillom» ed è
i delle migliori interpretazioni di
Charles Farrell, sorpassando di molto il
suo precedente film: « Settimo cielo ».
Rose Hobart,
che è ancora
sconosciuta fra
noi, è superba
nella parte di
a Julie» ed. ha
una bella e ca-."
sta
srasone»
essi non
#
rezzevole voce ed un viso di ma-
donna,
Estelle Taylor, Lee Tracy, Mil-
tred Van Dorn ed altri collabora-
no all'ottima riuscita del film.
Il soggetto è nuovo, originale:
degna di nota specialmente la par-
te che ci porta alla presenza di San
Pietro nel Paradiso e quella che ci
trascina giù nell'inferno con un
treno che metterebbe i brividi al-
lo stesso Belzebù. Di speciale in-
teresse sono le magnifiche fotogra-
fie con bellissimi effetti di luci e
di ombre.
« Liliom », il protagonista che
di Il nome alla commedia di Mol.
nar, è un tipo
imbonitore al «
Budapest, seduce tutte È
che gli dànno retta. a
Il tipo di Liliom lo si ritrova
sulla soglia di tutti i baracconi che
fanno la gioia del pubblico in ve
na di divertirsi, del pubblico mi-
nuto, operai, soldati, cameriere,
e la riproduzione cinematografica
è pienamente riuscita.
Lilioni seduce una di queste,
fra le tante, poi, per castigo, vie-
ne condannato, dal Supremo Giu-
dice, a scontar la sua pena in Pur-
gatorio.
Bellissima la scena in cui Li-
liom si presenta alle porte del Pa-
radiso, di dove viene respinto.
La scenografia è fantasiosa ed
eseguita con larghezza di vedute,
e permette gli effetti più impen-
sati. Costumi. e ambientazione,
perfetti, |
La Fox è riuscita ancora una
volta a realizzare una di quelle sue
imprese che le hanno fruttato la
‘ fama che gode,
® * *
AVVISO AI LETTORI
Sicuri di rendere un segnalato ser-
vizio ai. nostri lettori che deside-
rano dedicarsi all'arte cinematogra-
fica, li avvertiamo che la Paramount
ricerca attori e attrici giovani ed
eleganti che sappiano ballare e pos-
sibilmente cantare, Coloro che ri-.
tengono di possedere i requisiti
adatti, possono rivolgersi alla So-
cietà Italiana Paramount, Roma, in
Via Magenta, 8.
A Nosshé, nel 4
guscar,” località -1
reggiante, reca di
se foreste, baciata
tole dei iropici, e lano
Inta dall'ocesno Indiano, la Compagnia
Uniperselle ha inviato una sua troupe per
girare 1 film « Caino », che rispecchia
nelle sue luminose fotografie, la simaglian-
te a solitaria naluni dell'Eden.
Lontani del mondo, lottando contro gli
elementi (temporali d'inaudita malenza
hanna a più riprese sconvello i prepara-
lavi dei tecnici), assillati da legioni di
sonsare, allori è fetmici st sono prodigati
per creare un lavore che recasse all'arte
ma suo confribulo singolare e magnifico.
retta da Leon Potrier {H realissatore
dell'epicu fim « Verdun ») il fl, che ha
molivi di profonda mmasità, è stato tn-
ferpretato da Hama Tahé, la bellissima
dansafrico mulafta del Castro di Parigi
« da Tommy Bourdelle.
La grande orchestre dell'Opera di Pa-
rigi ha eseguita l'accampagnamento sr
sicale sincromistato al film.
Una prima rinuncia americana
Secondo le informazioni dei giornali
Professionali più accreditati, i prodat-
fori americani di films contati e parloti,
sarebbero venuti tn questa indilinconica
defiberazione: nidurro le versioni di que-
sti films alla sola lingua inglese.
Tommaso Salvini a Joinville?
Sapevanto che un allore Salvini faceva
parto della troupe itabana che lavora’ a
[omelie negli studi Paramount, ma ara
è frioriale del Friuli » c'informa che si
fratla nientemeno cha del grande tragica
Tommaso Salvini, Che #4 cinematografa
sabbia la virtà di risuscitare i grandi tra-
passati? Mah? i
HIACCHIERE DI
Irene Rich alla Warner
hetla ed elegunte attrice è rituali
bermo ed interpreterà un fili int
folato « Sua madre =
: g da Lewis Stone
SIRFATIGURE so.
med atesgre ae
Novità nuove e ... vecchie
® Dolores Castello, che la sua recente
materttità ha alguanto ingrossato, parla
di abbandosare l'arte mula, Abneno così
SÉ ARMUICIA.
® L'altro giorno Alice Joyce, la cui for-
pu in aritmetica è molto nota, leggendo
nél giornale come un fortunato tizio aues-
se fatta un'eredità di cinquanta nulioni
di dollari, si volse ad un'antica che le se-
deva ‘al fianco, chiedendo preoccupata:
» Cinquanta ‘milioni! Quanto verrà ad
esere in più «di conto dollari? »
# Pare che Wallace Beery debba essere”
il saccessore di Lon Chaney, Si fa, però,
anche i name di fean Mershott.
balferina sofa Scala, nell'azione mimica
*Menestrello” di Debussy <<
® Quest'incerno furaano lu lara com-
parsa, su palcoscenici del Varietà di New
York, quattro ex grandi astri del firma.
menti cinematografico: Colleen Moore,
fod La Rocque, Vilina Banky e Alice
Wiite. Motivo: la coce non adatta per
té parlato
# È annunciato, dupe due anni di mpo-
s1, il sitorno di Norman Kerry, il grande
amico di Valentino, allo schermo
®© A Hollyavod Dimitri Bouchawetski
sta girandu per conto della Paramaunt
negli Studi di fJoinville, un film intito
luto « Televisione ».
# Il pavero Harry Sweet, ul grasso co-
mico che si è rivelato in « IL suo momo 4,
appena terminato di girare la pellicola è
stato rinchiuso in carcere; dovendo scon-
tare una condanna di diciotto mesi per
esser stato colto, per la settima ‘volta, a
guidare l'automobile sbadatamente.
& Mah! Auche questa è vera. Tre gior
ni dopo il funerale del povera Lon Cha.
mey, sulla lista delle vivande nel caffè
degli studi Metro-Goldwyn-Mayer, è ap:
parso il « sandwich alla Lon Chaney ».
La cameriera spuga che tutti gli artisti
ordinano quel pialto, che era il preferito
del povero attore, in segno di rispetto al-
la sua memrria...
# Prossimamente in [talia sar distri.
buito dalla Ditta A. Mosco un importan-
fe numero di filne prodotti m Europa.
Sard facile stabilire dal confronto che la
uuova froduzione europea per clevatezza
d’interpretazione, per tm-
portauza di soggello, per
ricercatezza di lecnica nun
ha più nulla da
invidiare a quel»
STUDIO?
la d'oltre vceanu. Vivissima è lVattesa
avendo 881 richiamato l'attenzione degli
appassionali del cinema sin da quando
furono posti in lavorazione, Essi sano:
« La fine del mondo »; « L'ultima avven-
tura n; « La Bodega »; « Caino»; uManm-
ha »; e cinque films di Charlie Chaplin.
* Un film ch'è costato un milione di
dollari alla Craumoni-Tiffany Co. è «Mani
ha», completamente girato in tecnicho-
lor; esso s'avvalora d'un magistrale ac-
compagnamento sonoro sincronizzato.
Eleanor Boardiman, l'espressiva allrice
americana, è la protagonista del film; al
tro efficace interprete è Jean Hersholl,
l'attore danese, che. contende ad Emil
fanning l'onore d'esser considerato il nu.
glior caratierista dell'arte cinemalografi-
ca. “ Mamha » È un'appassionante av-
ventura coloniale che si svolge allo scop-
fiare della guerra curapea nell'Africa ()-
rientale tedesca.
# Ancora sul posero Lor Chaney, Per
i suoi funerali era stato portata in chiesa
il piccolo urgana che aveva ansimato,
fer tunti anni, le sue melodie nelle ore
di lavoro. Furono suonate le canzuni pre-
dilette dal grande attore, e « Pagliacci »..
La fotlu. si era ammucchiata altorno sn
tale quahtità che la polizia, ricordandu
quanto eru successo ai funerali di Valen-
lino, dovette ricorrere alla violenza per
allontanare £ curiosi,
La confusione, mai sufficientemente deplorata, fra
conema e teatro ne ha generate parecchie e qualcuna
abbiama giò denunciata e chiarita come meglio s'é po
tuto negli scorsi nument.
Fra le tante, e non meno grave delle altre, è da ere
denza che nel cinema esuta una tecnica ed un'srte sce.
nografica che dovrebbe essere, mutatis mutandis, fa con
unvazione di quella teatrale è, peggio ancora, una
complessa sublimazione di quell'elementare nipiego ca-
vo ui vecchi fotografi che nei loro gabineto averano
sempre u dispastzimne un telone imbrattuto di pennel-
late nere che volevano dire alberi 0 cortinaggi è pert-
stili, a seconda del pito e della condizione del cliente.
Ad un certo momento della vavagliata evoluzione
del cinema ci fu chi disse che le migliari scenografie
erano quelle offerte gratiatumiente dal buon Dia e ile
minate, gauche gratis, da quel sunlightrcetgrie che è il
sole. È
E si formarono allora due tendenze che. persistono
tuttora: quella di caloro che istintivamente sentivano
che l'obiettivo, allontanato da quel falso mondo di tela
e di cartapesta, avrebbe visto meglio, c quella di chi,
chiuso nello studio, presumera che un paesaggio fittizio
cera una materia piÙù docile, più plasmabile, più adegua
bile, insomma, all'esigenze dell'illuminazione, della vi
sione e del vitmo stesso da imprimere a tutto il film.
Nella polemica che ne seguì, polemica fatta più cor
film che con argomentazioni a parole, contendenti €
spettatori ne ritrassero grande vantaggio perchè si finì
col riconoscere che, a priori, non si poteva escludere
Funo o l'altro metodo, im quan-
to ciò che interessava e inte -
resserà sempre non sano le teo-
rie ma i visultati: le opere,
cioè 1 film.
Pudroni, dunque, padronis-
simi 1 direttori di
sarsene all'aria aper-
ta 0 nel chiuso dello
studio purché, a con-
ti fatti, avessero ree-
linvato del cinema «
non una edizione fa-
tografica del teatro,
nè. della fotografia
in movimento, né
della pittura animata.
A proposito di
questi ti si conce
du una breve paren-
tesi: fra le tante va
ne ricerche di cui ob
honda la starà criti-
va del cinema ci so-
no anche 1 tentativi
ili messinscena secon
do... Velasiques, Raf- i
faello, il Mantegna, 1
famminghi, i francesi dell'atto
cento, dec. ecc.
Marcel l'Herbier, quelo di Na-
poleone con schermo a trittico, gi-
rò per esempio un Don Giovanni
e Faust rutto ispirato a Velasquez;
Robin Hood di Douglas Fairbanks
ha imprestato parecchi quadri e
mods di ‘espressione alle illustrazioni ro-
mantiche e a Vernet, per non dire a De-
lacroix. E potremmo moltiplicare gli e-
Sempi di questa tendenza che doveva fa-
talmente ridurre il flm ad una semplice
successione di quadri per salmare da pit
tra, cioè una figurazione statica, a sca:
‘pito del cinema che è figurazione dina
mica per eccellenza. ;
Ultima esperienza, che in certo. modo
si critollega a quesa, è stata la’ cosidetta
scenografia espressionistica cara n un
certo momenta ni tedeschi e della quale
il pubblico italiana avrà avuto sull'occhio.
un esemplare col film tatto dal notissimo
remanso di Dostojenski, Delitto e Ca-
stigo, non essendo mai arrivato in Italia
IE gabinetto del dottor Caligari, 4/ più fiprco del gerere.
Per chiudere questa digressione e per avere guanche
punto di riferimento diremu che i Faust di Murnau
è un ottimo film girato nello studia {riuscittssima €
tecnicamente perfetto i volo di Faust sul mantello di
Mefistofele durante dl quale « «piega un panorama che
fu fotografato su di un esemplare di proporzioni ri
dottissime) e che film ripresi quasi completamente al
laperto sona, per esempio, quelli in cui eccellevias l'in
dimenticabile William Hart, il creatore del tipo cow
boy e delte sue movimentate uvventere.
Quattro anni ar sono, cioé alla... preistoria del er
nema parlato, le imperfezioni tecniche del nuown stru
mento e l'infantile opinine che, ormai, il cinemai sa
rebbe diventato del teatro riprodotto e... ment'altro,
fecero compiere ul conema un balzo indietra Ji venti
anni e ci ritrovammo tutti, volenti 0 nolenti o delenti,
non solo negli studi ermeticamente tappa, ma di
nanzi alla ribalta teatrale, rifatta tal'e quale, «nn una
superba abbon:
danza di quinte €
di fondali.
. Per fortuna di
putti il cinema fa
presto a riconqui:
stare il tervens
perduto è a ricre.
dersi degli errori.
così che, nel mo
mento tn cui scri
siamo, anche 18
microfono s'è «br.
tuato, con le do-
Cinema Miustrazione
cute edatele. ali anta dperta € dad Mii Lil di studio
più motimentata, € la ssechinitica teatvale situntaa 1,
+ ralabidi. »
Ciò premessa, e lecito riprendere di discorso dite
l'avevania dascuiti e posare l'interrvgariast: eihte sé
scenografia del comema?
Kispondisniu vecsiamente Na
Negendu ngri autonomia cregivive, cioe artiste 1, al
soggentita € all'attore stesso per restituria al Lero
creatore del fim (chiamatelo come vi pare: duetiore,
régisseur, poeta, artigiana & ertnita dei cinema), ba ne
ghianin anche ullo scenngrafo. rsesvandogli vs cim-
pito puramente tecnico in deterranate evemenze
E la dimostrazione (l'abbiamo lotte è le ripeterersi
a sazietà, fino ull'otsesssone) è face: vi son due nodi
di concepire il film; un modo passivo in ew obiettiva
e microfono sano due semplici strumenti di riprodi
gione, nn modo altivo, cioè creativo, in cui la coppie
obrettivo-micrafuno domina Nesento, diventa uni spe.
ce di sonda, un prolungamento tentacolare del divet-
tore, usa specie di occhinorecchia che non vede e nun
sente passivamente, ma sevuta, sceglie, elegge, passa 0 si
ferma, indugia 0 incalza e in questo scrutare. in questi
scegliere, in queste soste, 18 queste fughe, allontanan
dosi, avvicinandosi, salendo allo zemt, scendendo a fior
di terra, separando un occhio da un velto, une spi-
grla da un mobile, un gesto vrilan da tutta une 190-
venza, passando da un dettaglio all'insieme, dal pano-
vama al particolare, e così sia, fissa ciò che è l'essen
riale della sua apera d'arte, ciuè la micara e la quali
delta sua sensibilità: civé si esprime poeticamente nos
fotografa passivamente.
Se agne in questo modo vuol dive fare del cinemu
dove va a finire l'autonomia dello scenografo e chi può
abiettarmi che essa non pub essere altro che coliabo
razione tecnica pura e semplice, la stessa a cun volen
tieri si assoggetta il Sonimo Creatore quando di spiega
tutto il suo vasto mondo, la stessa alla quale SONO TE
doti gli artefici der monumenti, 1 costruttori delle
città, di giardini, di strade, di tutto il visibile e l'udibule?
Perchè che cos'è il monda esterno per l'artista se
non informe a caotica materia dallo quale egli trae è
fissa determinate visioni, e le trae è le frisa in un certo
modo è non in un altro, così che tu distingii subiti
Dante da Manzoni, Leopardi da D'Annunzio, è per
venire nel nostro campo, Charlie Chaplin da King
Vidor, Eisenstein da Griffith?
Cosè dunque un ambuente, un paesaggio, und cal
tedrale, una qualunque precostituita «cenografia nel ci
nensa seo nna variazione di luce, uno spostamento di
obiettivo possono trasformarla, in una, in mille, in inft
nite immagini che non sona creazione del
lo scenografo nu intuizioni del ercatore
del film?
Cos'è dunque queste scenografia, cos
può essere se non apprestamento SCCHICO,
se non operazione che asso.
miglia come una gocea dae
qua a quella del pittore che
drappeggia il suo manichino :
quel manichino che sulla tela
diventerà una Madonna, na
Dea, un eroe, una creatura
viva ed eterna?
E tutto questo abbiamo
detto non per umiliare un
gruppo di necessari operai
del cinema, ma unicamente
‘per addossare al creatore del
filra le tréviende response
bilità che gli competono ©
ulutare gli spettatori avvedm-
ti a penetrare sempre più ad.
dentro nel mistero e nel gu
sto della coin cinemategra-
fica, che non è paragonabile @
nessun’ altra mamfestazione
d'arte più esistente e acquisi-
ta ormai, per secoli
‘di consuetudine tra
| dinionale all'orecchio,
all'occhio e alla men
le nostri,
tici
Foun Crauford, legiia»
dra: attrice della Matro=
Coldugti Mapet, c0l ma
rito, Datigiak Falrbanke
funise, Aglio del celebre
Doailoe, (fata esclusa, per
L'inema «Tilustrazione)
per
betta lina medle cus guisa dafelta, com le
bhup agleeiita e godle sane mame. Così mac
spatero, iena iutti gh altra mortali, Mary
Pubiord, cda prectmmpazione di essere
farcita è funtrale mm finito. del modo di
primer al ta d'agire, così Crioria
Airaaos d siate col suo vaso «all'imsr;
fina Palli è nato zosi, con fa sug serape
iste ciglia di dar cassotti, Marion Fla-
ina dorenuia al niomido disposta a bal
hebiure v Cee ate Mullo hu aperto gli
secchi adla fuce sentendosi gra mn corpo
L'ievestatibale fazuguno di portare per tutta
da Vila i smi fonemi pantaloni corti, che
fa han reso così caratteristico come,
del vesto intte le manie rendono chi ne
30ffra.
Nessun è privo di qualche piccola, 1
srbe ia, tiesmma spevtale. (rete (rarbo, pot,
ve ha parecchi. Una di queste è quelle
del sole, ansi, pub che suna mama, è aa
vera frtscone, Cinoalo la compagnia si
resa ca gurare fuori, all'aria aperta, Gre-
ta, fra una tcena e l'allra pianta la com
bagna e va dg corcarsi un bel posto da
distetlersi a terra, ul sole. È non sola
serca Md vole quando è fuori: anche quan.
ded allo studio €, ren drvora, polete
acomanellore che, se ha ni corca, la s1 fpaò
trevarg teduta, fuori della forla di qual
che, capannone, nel punto dove i raggi
ila Febu bationo pr caldi. Temwperamen-
ter da patta. Del resto, questa non è ba
sola musa di Creta. Ne ha vare altre,
ana. uielhe, per eso mpoi, dt vestir sem
fre ulla stessa modo: scurpe da tennia,
soprabito sn pela di cammello e un cap.
pellaceto, ira H niaschiotto e d femmina
na, fallo spugazialo. Cammina molto, @
sempre sola, spessamente quando piave.
Non fa sen la colazione del mezzogiorno
tei
cal caffè detly studio, perchè non le piace
pratzere in compagiia. Le ssa colastas
cataloghi delle esposiziae d'arte faù fa
ito che 1 romanzi e sa dirigere la stat
casa cond la pis accorta massa
Pare nepossilale che possa esistere,
al moda, una donna che, potendola,
noa vaglia portare diamanti, pare ijue-
tto è i case di Lola Lane, che 1 denari
che potrebbe speralere per acquistare dei
itiamanti, li lrutta @ comperare una quan
rità eneme di ginelli di fantasia. Non
afpena appare sul mercato una novità
del genere. Lota fa di tutto per essere la
prima a portarla. Un'alira sun mania È
quella di nan portare mai i guanti: per
quanto sta una delle ragazze più sleganti
di Hollywood nou ne vuole sapore, L'u-
nica concessione che ella fa a questa eli:
chetta, È quella di averne sempre 0 in
tasca " nella borsetta, un poro, tHumace:
lata. Dice che detesta di sentirsi le mani
mepripionale, Solamente quando guida
l'automobile se ne mette un fiaio, di
pelle di cinghiale, come quelli dei cow
boys, con una grande moscheltiera.
Chi non guiderà mai un'automobile è
Ramon Novarro, che preferisce servirsi
delle vetture dello studio; son si preocu-
pa d'essere elegante a meno che non ve
lo forzino. Nel suo camerino tiene un pic-
calo pianoforis, e passa i momenti di li-
bertà suonanda e cantando, adora gli
delairs al cioccolulo e preferisce i piccoli
e modesti ristoranti messicani che abbon-
den a Los Angeles, a quelli di lusso.
Mare Dresser adora le perle ed 1 fori.
Neu vuole avere hl casa propria ué autu-
mabile. e si fa servire, da vent'anni, da
Mamie, una buona e fedele cameriera
negra,
foan Crawford ha la mania di fare
acquisto di ciò che le abbisogna nelle li-
quidazioni; di lavorare all'uncinetto,
di mufrirsi, a imeszogioreo, d'in-
salata alla francese, di bere
Aiello DIE MECESA ria,
Allora delle galline s1 può essare sicuri
di trovare a letta Huddy Rogers. Tolte
le ransone volle che va a teatro 0 al
Ballo, si conca, invanabilmente, alle no-
ve, suona, vltre al piano, una dozzina di
strumenti trattbone, violino, banjo.
batteri, sassofona, curnetta eccetera ec-
cetera, -— tulla l'infernale congente del
lu jazz.
Più simpatica è la massa principale
di Norma Shearer, che è quella della
puntualità. Nun se ciba quasi mai di car-
ne, beve mollo tè e mangia molli crosti
me cereali. Adora 4 color verde mela, e
se ne vol vedere, attorno e addosso, il
più possibile. Un mese prima che giunga
i Natale, ha gid comperato tutti i regali
da distribuire agli anuer, Si sente inca-
pace di Iruccursi a dovere per la scena
se nom ha, sul tavolino, un gran mazza
di fiumi freschi.
Anche Gury Cooper detesta la carne,
«mapreso 4 pollame. Quando è stanco
della sua giornata, fu utia passeggiata fi-
no alla vetta della collina che sovrasta
alla sua casa, Raccoglie selle, speroni,
« lazos », cappellacci, pantaloni di pelo
di pelo di capra. tutti gli oggetti che sar-
mono di cow-buys.
Clura Baw preferisce dormure di gior
na. Di notle è capace di alzarsi,
verso le tre o le quattro del mat-
fino e d'andure in cucina u
prepararsi uno gustoso
spuntino.
Bessie Love
è l'artista
cha si
sù arlorabile ch
‘mai, coi capelli alla gurgonne e le vesti... oh, le vesti!
tirucca più rapidamente di agni altra. A-
dora leggere, ma distesa a terra. Corre
sempre, e artiva sempre tn ritardo dap-
pertutto. Le piace, più che ogni altra co-
sa, vestirsi di giallo.
Len Chaney non è mar stato visto cun
un cappello; ha sempre portato berretti.
Nun ha moi voluto comparire in pubblico
v fursi fare altre fotografie che quelle di
studio. Tralasciava, ogni giorno, di lavo.
rure alle cinque e mezza e non lavorava
mai di notte 0 in giorno di domenica. A
tutte le impiegate dello studio regalava,
per Natale, un paio di guanti. Per più
di cinque unni ha fatta la sua colazione
di mezzogiorno allo stesso tavolo del caf-
fè dello studio, servito dalla stessa cu-
meriera, € ha sempre portato con sè la
sua tessera di servo di scena, reliquia di
tempi assai più brisi
Per quanto si alzi presto, Janet Gay-
nor non prende nulla fino a messogiorno.
Infine Nils Aster, il nordico,
non si sente felice se non è
attorniato da mobili ci-
nesi e spagnuoli,
Quello di Hol-
lywood
Lilian Gish dev'essere cortamente ve
nuta al mondo in una di quelle gelide
notti nordiche, colme di silenzio è di ne
ve Timida apparizione, «puntata d'in
«anto, nel sonno della terra.
Nella casa del vecchio scrivano 1 ca
inibetto era spento ma cera una culla
nuova nuova, comprata con molti rispar-
mi. Veramente ì genitori attendevano un
maschietto che avesse potuto, In avv
nire, portare aiuto alla famiglia bisogno.
sa, al papà già troppo vecchio. Invece
nacque lei, Lillian, fragile ereatura. Era
venuta un po’ come un'intrusa ad usur-
pare un posto non suo, ad accrescere la
miseria degli altri. Ma dopo Valba, quan.
do la novella si sparse nel vicinato, ac-
corsero nonne e mamme accanto alla cul-
fa. Lilian, più pallida del lenzuolo, gia
ceva quasi senza respiro. Le mamme e le
nonne si guardarono negli occhi come per
dire: Dio è giusto; la piccola non vivra
sino all'Ave Maria... Passarono giorni e
notti, cambiarono molte lune, ma Lillian
non morì. Cresceva lentamente, aveva
sempre freddo come se tutta la neve di
quella prima notte le avesse congelato i
piedini e resi più grandi i grandi occhi
attòniti. E tutte le mamme e le nonne
del vicinato si recarono ancora una volta
nella povera casa dello scrivano & si
guardarono sorprese per i) miracolo. Così
al caminetto non mancardno più ceppi e
- te bubbole suonarono a festa.
Lillian viveva come un canarino. Can-
tava è tesseva è non aveva altro orgoglio
all'infuori di una rosa téa che cresceva,
pallida come le sue guance, sul davan-
zale.
Di notte, mentre nella casa dello scri
vano tutti dormivano, essa, la più pic-
cola della famiglia, vegliava al tenue
chiarore di una candela per segnare con
minuta scrittura un grosso registro. Le
sue mani, anemiche corolle, si gonfia-
vano di geloni, ma mai nessuno, nel lon-
tano paese di Dayton, udi un solo la-
mento uscire dalle sue labbra, perchè
Lillian, l’ultima della famiglia, sapeva
soffrire in silenzio; per gli altri sapeva
soltanto cantare.
Lo scrivano non pensò più all’erede.
Lillian, valeva per due, Ora papà poteva
fumare contento dietro la veranda nei
giorni di festa, rimanere al calduccio nel.
le fredde notti d'inverna; i grossi regi
strì non rimanevano mai in bianco.
La casa dello scrivano si trasformò in
un tiepido nido d'amore. La rosa téa
non fu più sola sul davanzale. Come una
regina, ebbe tutto un seguito di profu-
mate principesse e di gentili paggetti:
margherite, gaggie, gelsomini, La tenera
mammina aggiunse alla minuscola corte
un maestro cantore che potesse, con l'a-
iuto del vento di maggio, lar danzare un
leggero rondò...
Quando le sorelle di Lillian andarono
spose, ognuna di esse ebbe un corredo di
fata, Merletti, trine, pianelle di velluto.
La mammina aveva tessuto in silenzio
stelle è farfalle, perchè il corredo delle
sue spose fosse il più bello del paese Ad
essa bastava soltanto una gonnella orna-
ta di falpalà e un fiscià di cascemin, già
appartenente alla nonha. Nei momenti
di felicità sognava un manicotto di pe
luscio imbottito di raso; vi avrebbe na-
scosta le mani fredde quando sì recava
alla messa. Vestiva all'antica perchè le
piacevano tutte quelle povere cose ap:
passite che si trovano nel fondo. delle
wecthie casse di famiglia: matabù scolo
riti di cappelli di nozze, gorgiere, marne
tiglie, galani, barbine, faldiglie di seta...
Aveva vent'anni e pareva una vecchia
signorina; una di quelle vecchie. signo-
rine che non sposa nessuno perchè sono
troppe. pallide ed hanno occhi troppo
grandi e stupiti.
Ma che cosa importava agli uomini se
le sue mani vibcevano per morbidezza wi x
pai Goldwyn, #enza dire addio a nessuno:
‘Tasclando digtro. di sè tutta la neve del
candore il tessuto delle magnolie se poi
tremavand di febbre per una stretta mi
po' più forte? -
La sua esile figura uno stelo? Ah, ah,
uno stelo da camera ardentel...
Neî balli ‘pubblici i cavalieri si guar
davano bene d'invitarla perchè temevano
; bol;
d’intrangerla. Lillian apparteneva a quel
genere di ragazze che nelle sale da ballo
stringono soltanto la spalla al papà e
dopo un giro di valtzer si sentono già la
testa febbricitante.
da
Ignora quale sia stato il. miracoloso
sortilegio che ha spinto la tenue Lillian
Gish a oltrepassare la soglia magica di
Hallywo”od.
La prima nevicata aveva spento, sul
davanzale, il concerto: la rosa téa, la
timida ‘rosa pallida come la pmance di
Lillian, stecchita nel candido sudario,
non ‘esò più sagnore una nuova prima»
vera...
I grassi registri. rimasero intonsi e ‘ab
caminetto mancarono ceppi e faville.
L'orfanella aveva. soltanto vent'anni,
‘ina pareva una di quelle vecchie signo-
rine che sognano per tutta la vita, inva-
6 manicotto di peluscia.
|. Per ron farla tremare, i maghi della
‘Camera. oscura le. avranno. certamente
parlato di Hollywood come di un leggen-
dario pass color di rash, trasparente
come uni bomboniera, <
Forsé le avranno promesso va mani:
cotto e ‘nr ressio, Forse un fidanzato al.
Fantica, vestito a quadriglié. Ed essa,
Lillian, avrà ceduto al dolce inganno c0-
‘sì, inconsapevalmente; un po" per cella,
un po' perchè aveva tanto freddo nella
casa vuota.
Si sarà lasciata. portare silenzionemene
te nella ‘tiepida portantina della Metro
Nord e un lungo pianto disperato.
a i'coctsari di Holly-
wood per una notte dimenticarono i. de- ©
Hitel della lara-llasoria vita d'ombre, per
accogliere la sperduta orfanella.
Le lampade ad ano dai voltaggi po-
tenti si spensero per dar posto a graziose
ghirlande di acetilene. Ogni divo fu un
paggetto © ogni star una Musette. Am
darono incontro alla portantina cine Re
Magi di un fantastico presepe. Ognuno
portava nelle nani un regalo favaloro.
Charlot, con un sorriso Mmida tintido
tu il più felice di tutti nella scelta: le
offri una rosa téa piantata nel suo tu-
hino più bello!
Jobn Gilbert, vestito alla foggia ro
mantica del milleottocentotrenta, riscal-
dò con un piccolo bacia le corolle intiriz-
gite delle dita dell'orfanella..
Litlisn per la prima volta senti dalle
labbra di un uomo una parola assai dol-.
cer? love por
x o *
La vita è l'ombra di un sogno. Non si
sa dove cominci l'uno e finisca l'altra. A
valte ci sì confonde e ci si perde; a volte
si crede di evadere e «i rimane impigliati.
Quando più ci crediamo staccati dalla
vita più 4 adamente siamo in ess.
Ciò ché era ritorna; ‘anzi è; non ha ces-
sato mai di essere... _ 1
Lillian abbandonando Dayton per il
paese delle Mille e una notte ha creduto
di sfuggire 41 proprio destino. Tutta la
neve «dell'Ohio, in una notte, è svanita,
IH cielo è ritornato chiaro, La terra, s'è .
ingemmiita di una nuova primavera, Ma
Lilian ha ancora freddol... i
Ha sdgnato on manicotto di peluscio «
mecha avuto uno di ermellino. reale. E
mantiglie e erinoline a diorami; pianelle
tantò leggete che sembrano tessute dal.
l’aria, e uno scaldino di Sèvrea e uccel
rari che cantano come bubbaline d'
* sole. Tutti i tendaggi di Hollywood non
acrivano attendeva un erede, lr avesse
celato 1 piedimi
Eppure nella sua nuova vita cera una
casa iova; una cena più bella di tutle
Più lieve delle sue pianelle di vetro fila.
to, più tiepuda del sun manicotto di er
mellino. Una parola che luccicava più
delle perle, ch'era chiara come un trillo.
Pove you n «i anvo!
I love you. Bastava soltanto che sal
fiasse un pocy nelle sillabe per wentirsela
respirare viva sugli occhi, sulle mani, nei
capelli, come un tremulo bazio.
Per la prima volta, dopo vent'anni,
sbocciò, sulla bocca di Lillian, il primo
sorriso; ma nessuno se ne accorse. Auzi,
ad Hollywood, dal primo. coreografo
all'ultimo operatore, ci tenevano a cor.
servare intatta la maschera della vecchia
signorina. Pareva che l'avessero portata
in portantina da tanto lontano, sulo per
ì suoi grandi occhi attòniti; soltanto per.
chè aveva tanto freddo; un freddo che
nessun manicotto riscaldava...
E Lillian come sempre, accettò. senza
fiatare il nuovo destino, cioè quello di
prima e di sempre, quello che era vera-
mente suo...
La vecchia casa dello scrivano fu rico
struita pezzo per pezzo. Al caminetto di
cartone pressato mancarono ceppi e fa-
ville, Lillian indossò ancora, questa volta
per il piacere dei nostri occhi, il vestito
nero dell'orfanella; continuando a soffri.
re in silenzio, veramente come allora...
A Hollywood fu allestito ‘un piccolo
paese affumicato, tutto fabbriche e cimi.
niere. Tre allestitori dei più intelligenti
della scuola zoliana dettero ad ogni per-
ticolare un giusto tono di desolazione,
corrispondente alla più stretta verità stor
rica. Per popolare lo strano padiglione
ricercarono nella folla anonima degli an-
giporti « delle suburre, megere e gagliofii
consumati dalla crapula.
H sole di ventiquattro carati di Holly.
wood fu ingabbiato giudiziosamente da
una serie di tendaggi grigi per realizzare
l'atmosfera adeguata all'ambiente.
Che cosa importava se la neve era sol-
tanto bambagia e gli uragani erano otte.
nuti da enormi ventilatori elettrici? Li
lian aveva lo stesso tanto freddo...
Sulla collina di Montmartre, all'ombra
chiara del Sacré Coexr, in una notte pie.
na di stelle, Mimì Piuson rediviva, ascol.
ta incantata dalla bocca di Rodello,
quella stessa bocca fresca della prima
notte di Hollywood: je Vaie! Ma que
stà volta spegne il lame e sogna ad occhi
aperti. sino all'alba accarezzando i fig.
eloli bruni del suo primo amore. La feli-
cità fa rifiorire il suo più nascosto ror-
riso, Ma ahimé! non dura. che una sola
stagione... :
I copione l'esige, Murger, Fha scritto
così: Hollewood l'ha scritturata per mo-
rire nell'altima scena dell'ultimo attot 00
Ti amo! A-Napoli tutte le canzoni bri.
lano e vibrano per questa piccola parola
grance' grande. &
Lillian son’trema più, I bianchi ficc-
chi di bambagia si som tramutati in sme-
rali sonori. Mergellina, Santa Lucia, Ma-
rechiato sono agruri manicotti tessuti di
basterebbero a velare, per wa solo secon.
do, la calda trasparenza del cielo parte-
nopeo. Lillian non è più la povera Mimi
dei caminetti ingannatori, ma Angela di.
Ciiaromonte. È persino ogftessa. Ha un
mamiero. a pico mi marte delle sirmne,
Antenati gloriosi, un padre ricco, un fir
«dannato Italiano che l'adora in ginocchio.
| Attendiamo con trepida impazienza di
Jeggere sullo schermo blanco la. parteci:
indea dell'orchestra, -ra, .
ice del palcoscenico e portata
toppa. — o
ta volta il copione ha |
i legge feroce. Ag
L'anziona cttesà per sapite
chi 4 il vincitore... Al Pole
Sud; in atcelto ella redia..
“Che asino sona stata! Ho mandato il pesce per la
colazione del pellicano al concorso e ha impostato la
fettera col Ntolo nel becco di quest'uccellaccio ... ”*
brontola El Brendel della Fox,
1.- La persona che in
avrà il premio di Lire 1090
2.- Possono concorrte
nostri lettori.
3, - Il Concorso si chidi
4
4, Il premio sarda
sione composta dei seguenti :
sidente; Benedetti Giulio;.S
Marchi Mario; Wronawski %a
5. Il titolo dovrà est
mente una parola sola.
6.- Il sottotitolo de
cioè Cinema - Illustrazione
parole può essere riprodattar
7. —' Per concorrere la
qui unito, con segnato Ùl it
apposito un motto che conti
Questo talloncino dovrà gs
ata chiusa, dentro la
un foglio col nome e Î'
corrente, Sarà aperta
titolo premiato. Tutte 4
busta con incollato il
in un’altra busta e spedi
Concorso per il titolo
Milano.
8, -
zione atta a far ricono
z'altro cestinata.
9.- Non si può
di un titolo,
10. — Il premio
dicembre. prossimo vett
tirà la somma ad a
Il nuovo Cinema
Chi discende ora da via Vittorio Ve,
meto men riceverà più la brusca sensa.
atene. di strubente com a tra la bel
lezza » Velegansa della strada spaziona e
adorna di platani annos e le misere ca-
supole che si profilavano dinanzi agli
ucchi giungendo all'altezza di Piazza
Harberini, ma proverà ana sensazione ben
diversa per la vista della facciata sobria
# distinta di una nuova costruzione che
Marcella Piacentini, Accademico d'Italia,
ha saputo creare con sapore squisito di
artista e di architetto all'inisio della nuo.
va via Regina Elena.
La nueva costrazione è sorta per de.
tare Roma di una delle più. belle sale
per spettacoli cinematografici e di varistà
anzi — venza timore di esagerare — del’
più elegante e fine ritrova mondano che
finora sla stato dato di vedere in Itala:
ritrove mondano che ha assunto il no
me li « Cinema Teatro Barberini » in
omaggio al palazzo che s'innalza alle
spalle.
È un prodigio dal punto di vista co
struttivo — dicono i tecnici — per Vap-
plicazione del cemento armato e dal
punte di vista artistico, dicono gli in-
telligenti,. per la genialità è la serapli»
cità delle linee, per Vuso delle luci a
scopo di decorazioni architettoniche è a
scope di ottenere i passaggi, attraverso
le sfumature più delicate, dalla penom.
tra timida ed intima alla più sfolgoran-
te vivacità solare, per la raffinatezza di
alcuni bassorilievi, sapientemente model
lati da Alfredo Biagini, per la delica-
tezza dei colori delle pareti e delle stoffe,
per la squisitezza di linee delle poltrone
Teatro Barbera I
dei mobili in legno cenerito, per la
lucentezza dei marmi, per la perfezione
degli intagli audaci delle balaustre, per
la grazia e la finezza degli stucchi che
sembrano veli leggeri, per la cura ii tutti
i ferramenti e degli spigoli rivestiti di
angolari ian metallo argentato che for
mana protezione e decorazione Ineleme.
Questa sala capace di 2000 posti tutti
ottimi per visibilità, ha una grande cu-
pola apribile, è mumita di un moder-
nissimo impianto di ventilazione capace
di immettere so metri cubi d’aria calda
d'inverno e raffreddata d'estate, aspor-
tando nello stesso tempo quella resa vi
ziata dal famo e dagli aliti degli spet.
tatori. H palcoscenico che sì apre in fon-
d' alla sala, fiancheggiato di preziosi
motivi decorativi, è ampio e adatto as
che per spettacoli vari in cui debbano
verificarsi cambiamenti di scena e movi-
menti di masse.
Marcello Piascentim ha -—— per conclu-
dere -— donato una vera opera d'arte al
comm. Abosf, proprietario del Barberini,
dando ancora una volta la dimostrazione
del suo ingegno.
Intorno all'Accademico hanno collabo.
rato la scultore Biagini con i suoi bas
solievi, gli ingegneri Adami, Wittinik e
Leoni, l'impresario ing. Cecconi per le
esecuzioni dei lavori e la speciale compe-
tenza dei cementi armati, il Bornisacci
per il palcoscenico, gli stabilimenti di
Cascina per l'ammobigliamento, ill Gag-
giottinà per le opere in metallo, ll Sab-
batini, il Meschini e il Meriggi per gli
stucchi e le tinteggiature.
M. A. Riani
dal vero...
di all'occhio di chi viaggia si presentano scene
di interesse palio che riuniscono in sé tutte le piu vive
caratteristiche del paese attraversato, |
Non lasciate passare sar ciò che Imosservato, ma
mentito c con po fire, Gira di ripresa FILMO, che
i gii “agi i gli
#luta CZIONe.
‘© dei filma professionali. si
Oltre. alle Camere da presa. FILMO, la Cosa BELL & HO-
WELL fabbrica anche il Protettore FILMO, che consente una
protesto ua Laga e deionia
cià i iran de 0 6 (agonni cl nio
è scene velocissime, nomabi. | € spec
Bariveteci vichiodendoci af è delbalitazioni: oppure Soglia Li aigliori otel fotografi d'italia.
Via Amedei, 8 - BELL & HO WELL - MILANO - Tel. 81-808
‘ mericani che, se-
Raccontare la trama di un film, credo
sia un errore. Il film, come un cerlo
teatro moderno d'importazione americu-
nd — parlo, s'intende di quello poli
ziesco — basa il suo giuoco in gran par-
te, se non esclusivamente, sulla curia»
sità del « come andrà a finire ». Non che
non si sappia a priori che la conclusione
premierà il « buo.
no » e castigherà il
« cattivo », che il
bene lrianferà ul
male; ma tutto de-
ve avvenire all'ul-
tima momento, &-
naspettato, insprov-
viso quasi.
A questo lieta fi-
ne ci hanno abitua
to ormai da un per-
zo i soggeltisti a-
guendo ‘la psicolo.
gia del pubblico,
pur di mandarlo a
casa contento, si sc-
no permessi anche
di mettere le ma-
ni nei più classici
capolavori, cape-
volgendo, a volte,
completamente la
situazione. In tan»
ti anni che vado ul
cinematografo, non
ho mai pianto al-
la fine di un film
e sì che, sia det
to fra. parentesi,
sono di lacrime
fucili. Le cose, so-
lo in questi ultimi lempi, hanno cambiu-
to un poco: Anna Karenine {Greta Gar-
ba] si getta sotlo il treno; David Lee, #
piccolo compagno di lavoro di Al Jolson,
muore all'Ospedale. Ma sono casi rari, a
meno che non si Iratti della recente pro-
duzione russa dove Intto è sangue, tutta
è terrore. Gli assericani, a quelli che
più a contatio con @
seguono pedisseguamente 1 dettami di
Hollywood, il che vuol dire la generalità
der produttori europei, continuano a pro-
pinarci il bosconcino dolce alia fine, an-
che se durante tutto il film hanno scosso
i nostri cuori ed kanno eccitato le nostre
glandole lacrsmali.
I film « Il richutmo del cuore » è pu-
re di questo ge-
nere, dato che
è un film ame-
ricano, rigirato
in italiano ne-
gli stabilimenti
della Pare
mount & [vin-
ville. Gi ap.
passionali e gli
studiosi di cime-
matagrafia san-
HO OFamMai COME
avviene la prò-
duzione dei
films italiani ne-
gli studì pres
su Parigi. La
grande casa a-
mericana, dati 1
Cristina Almirante,
in ‘*Il Richiamo
del cuore”,
divieti
d'importazio»
ne per la produzione
parlata, ha scello que-
sto' centro per essere
monda europeo, per
creare i propri films
nella stessa almosfere
dove vive e si d- ilo Cesc, ll pie»
gita la folla che - ba) ri rsa
dovrà un giorno un promettente
giudicarli. Un'al: gute:
fra ragione, far-
se la più vafor-
fante, ha spinto i signori Zu-
koe e Lasky a trasportare par-
te delle loro tende nella pic
cola borgata sulla Marna ed è
questa: M reclutamento degli
attori che falto da Hollywood
sarchbe stato difficile per non
due mpossibile.
A Joinville si « rigirano » in
Infte le lingue europee i films
che hanno avuto più successo tn Ame-
rica. Soggetti dunque americani al cen-
fo per cento, nell'ambiente e nello spi-
rita. Sembra che le cose per l'awuemre
cambieranno e la scelta dei soggetti, per
il film parlato, scelta che ha sollevato le
tre della più parte dei critici, sarà fatta
con altri criteri.
I signori di Oltre Oceano sembra
che si sianu accorti che ultre ad ambien-
tare la proiluzione, bisogna anche am
bientare la creazione, e già a Joinuille,
per la Francia, sta lavorando uno dei più
noti autori parigini. E così sarà presto
per l'Italia, per la Spagna e via dicendo.
a H richiamo del cuore» dunque ap-
parligne ancora ai primi passi della par-
Lafa italiana, sia è da considerarsi come
un granda passo. fn
ranti.
Dio mi guardi, però, dui fare una
critica avunti-visione. Tanto più che
auch'io sono uno dei colpevoli in attesa
di giudizio. £ speriamo che i « giurali »
pubblico siano clementi.
Sono colpevola anch'io come redatlore
italiano del film, ed è per questo, forse,
che 4 direttore di X mi ha invitato &
raccontare al pubblica dei suoi lettori
la (rama.
Ma to mi guardo bene dal farlo an
che perché spera che questo pubblico
corra al cinematografo a vedersela, la.
trama; anzi a sentirsgla raccontare di-
gli attori dato che si lratta di nu film
parlato. E gli attori sono tutti calebri:
Carmen Boni, Anna Fontana, Carta
Lombardi, Celso Salvini, la Grigtina AL
minante, p Rappesti, Robert e un ragaz
sino di undici anni, fio-
renutino di cento per
cento,
“ Perché davete sapere
che c'è anche un bano»
madri, a c'è un soldato
che muore. all'ospadale
rite riportate in guerra.
Si era amuolato volone
tario nell'esercito ante
ricano per... scene di
guerra? No. Dell'unte-
guarra e Gi dieci duni
dopa la' guerra. E ades-
so basta. Solamente un
particolare ancore: nu
aneddola.
Ero a Joinville men
tre sì girana d'« Richia»
bino conteso. da due
ueilitare in seguita a fe-.
mo del cuore » e ho fer
tuto assisiere a un sal
vataggio arri gra
i Oreste Biancol î
Cinema Miuslrazione
di è | Seetirmcafai Magra,
i À M 1 [ Ano on scarna afiuenza
«i pubblico, se sì
caclidono, dal non lieto bilancio, le prese.
res. Le quali si van facendo di giorna ir
giorno più scabrome e preoccupanti per gli
esercenti e, di riflesso, per gli industriali.
Non «1 puo ancora dire, in coscienza, se il
nuova grodotto trevi veri € propri consensi
tra noi. Molti flms parlati e sonori stranie-
ri passarono ed ebbero anche succemso —
come Se i fessi re e IE principe consorte —-
fnrue perché quasi ammutoliti. Ma i primi
esperimenti del parlato, in italiano, ebbe.
fo esito negativo,
Cos Lu atrassera, presentataci all'Odéon.
E' questa la prima versione nel nostro
itioma di un film straniero ‘che meriti di
esser considerato seriamente, eseguita con
un gmeppo di attori del teatro di prosa, tra
i più noti: la Lattanzi, Mimi Aylmer, Rug-
pero Lupi, Romano Calò, col concorso di
qualche attore dello. schermo, come i Bi-
lancia e altri minori. Hisagna comstatare,
anzitutto, gli ottimi risultati tecnici rag-
giunti nella registrazione dei dialoghi, sep-
pure non ci sia possibile parlare di perfe
zione. Gli interpreti, tutti nuovi per il mi-
crofono, non hanno saputo sempre gradua-
re le emissioni di voce; a tale incenvenien-
te si debbono aggiungere le solite interfe-
renze, che prima o poi sì riuscirà ad eli-
minare, e gli sbalzi di tonalità. Ma la grave
ragione dell'insuccesso del film a Milano va
ricercata nel fatto che, salvo due o tre ele
menti, gli attori prescelti sono scarsamente
fotogenicì e il loro gestire è spiccatamente
teatrale è quindi falso e convenzionale nella
riproduzione cinegrafica. Anche la comme-
dia del Dumas era poco adatta alla ridu
sione a Rim. E quando, in un film, checché
ne pensino gli industriali, il soggetto è
noiose e inconcludente, il fiasco e man.
cabile. Ed ecco il principale nemico di que-
sti filma fabbricati in compartecipazione
tra industrie di varî paesi: i soggetti. L'ob-
bligo, cioé, per qualsiasi partecipante, di
accettare le scenario prescelto da chi mon-
ta la grossa macchina. Il parlato più del
muto, viceversa, per vincere, deve nazio
nalizzarsi, alate incontro a} pubblico cui
€ {festinato, con gli alementi più adatti per
piacergli Accenniamo di sfuggita al pro-
blema, lasciando ad altri il compito di stu-
diario.
Rimane «la risolvere, importantissima, ba
questione degli attori. Dove trovarli, se il
pubblico rifiuta gli attori di teatro? (per-
ché, se nen erriame, è proprio questo che
sta arcadendo) Non bisogna dimenticare
che gran parte del successo della cinemato
gratia americana di questi ultimi anni era
dovuta al mutarsì continuo degli interpreti,
tutti nuovi per noi, circondati dal fascino della Jon
tananza. Non per nulla gli ansericani hanno impiare
tato la loro industria a Hollywowod, lontane dai
graudì centri! Morale: se la cinematografia italiana
vuol prosperare, deve andare a cercare | suoi nuovi at.
tori nella borghesia, « tenerseli gelosamente nascosti.
Per tornare alla Stramens, siamo d'avviso che il pub.
blico poteva ester meno severo, Questi primi esperi.
menti soia quel che sono, E° da credere che il meglio
verrà strada facendo, Non biscignerebbe dimenticare
«he gli esercenti rischiano grosso. Se si pensa che
questo film è costato Soo.oco lire, oltre le spese per
le copie @ pet i trasporti, che si dovettero mandare
gli attori a Parigi in prima classe, e che il film, in uno
de' più importanti teatri italiano come l'a Odeon »,
not ha retto che tre giorni, c'è da pensare ‘alla sorte
di questi esercenti!
AI « Reale », che è anmai alla vigilia della ripresa
delle prime visioni importanti, con l'inelusione dell'or-
chestra © del varietà, sono stati prolettati altri dae
films della » Columbia «. Per il primo: L'Apache, non
è il caso di spendere molte parole, Si tratta di fabbri.
co ciane corrente, senza alcuna ambizione d'arte,
Meno banale è La care e l'anona della stessa « Co-
Iubia «. Erke €. Kenton sa. mettere molto bene i
bambini in scena e quindi. si serve. con. larghezza di
questo elemento che il teatro di prosa non poté mai
sfruttare, Anche in questa sua mpera, modesta ma più
che decorosa, chi fa le spese dello spettacolo è un ru
jpazzo: Michele Barm impersona una figura. semplice,
umana, patetica, e pur circondata d'un’aureala di ro-
mantica eccezionalità, che sembra balzata food da un
romanza tti Dickens,
Nella settimana, abbiamo avuto due films documen-
tarie: GL incontri pugilistici di Carnera in America
al e San Carlo « e La spedizione Byrd al Polo Sud.
Lupe Velex, nel film “Il Potto dell’ Inferno”, della Artisti Associati.
Quest'ultimo è un capolavoro del genere e ci fa as-
sistere a tutte le vicende dell'eroica spedizione, grazie
alla temerità degli operatori Joe Rucker e Willard
Wander Veer, i quali hanno dato prova di esser due
grandi artisti. La loro fotografia è stupenda © le in:
quadrature che hanno saputo vedere camminando nel
deserto bianco, 0 da bordo delle navi a dei velivoli,
o nelle anguate pareti di Little America, son tra le più
belle che si siano viste in films di carattere, dimostra-
tivo.
Enrico Roma
A ‘Roma Film. sonoro-cantato « Amor
0 mia! » (Dich hab'ich geliebt),
presentato dall'Aafa-Tobis (distribuita per l'Italia da
S.A-R.F.), (direzione artistica: Rudolf Walther Fein)
con Mady Christians, Hans Stuewe e W. Jankuhan,
Questo film costituisce una vera affermazione del.
l'industria tedesca su quella americana, È un lavora
che il pubblico ha accolto con grande favore per la
bellezza del suo intreccio, per il magistero dell'inter-
pretazione, per lo splendore delle fotografie, per la
perfezione musicale. 1 tedeschi — a dire il vero —
si sono dimostrati maestri e son passati dalla produ-
zione muta a quella sonora con gusto e. perfezione.
Si tratta di un film di tela semplice, tenue, comu-
ne, ma che è trattato con. finezza squisita e con
una interpretazione spontanea e sincera. La protago-
nista, Mad Christian, artista poco nota ancora, ma
che oltre ad esser bellissima, è riuscita per il suo
giuoco scenico e per il suo ‘eccezionale temperamento
a salire in primissimo piano tra le dive dello schermo,
ha un sorriso affascinante e una voce.limpida con la
quale non canta ma sospîra ll. motivo della niuna-
narina di Brahms che.è: tutto ‘ispirato alla più
AL Corso Cinema, Grande
tI
dolce
12
tenerezza. Hans Stuewe — già noto artista
_.- ha disimpegnato la sua parte con onore
e con signorilità.
Il commento musicale è buonissimo, La
accoglienza festosa fatta a questo prege-
vole lavoro dal pubblico del Corso Cinema
-. un teatro che ha il vanto di accogliere
la migliore società romana per quel senso
di intimità che si respira in ogni angolo
della sua elegantissima sala — da piena
certezza che « Amor mio » terrà il cartel-
lone per molti giorni.
In preparazione un film dal titolo assai
suggestivo: « Femmine di lusso ».
AI Moderno. Grandioso film sonoro di.
reto da Vladimiro Strischewsky, « Troika »
con Olga Tsechechowa e Hans Sehlettow
{A-L.F.A.) ,
Forse come nessun altro lavoro cinema:
tografico, questa pellicola della Società A.
L. F. A. ci ha commossi e meravigliati. La
trama è stata a suo tempo narrata nel
« Cinema Dustrazione » e perciò non la ri.
petiamo.
Interpreti magnifici, i due protagonisti
della vicenda, sono Olga Tschechova e Hans
Schietow, che in questo momento lavora a
Roma alla Cines e che alla prima visione
onorò di sua presenza la sala del Moderno.
Il film è bellissimo con messa in scena
fedelissima di puro suggestivo ambiente
russo, con didascalie perfettamente into
nate, semplici, chiare, come poche volte
si leggono, con la sonorizzazione, sistema
vitaphone, che riproduce in gran parte mu-
sica russa, dando all'ambiente sapore della
vera psicologia di quei popoli così profon-
damente interessanti.
L’unica cosa che ci ha dolorosamente me-
ravigliati è stato il montaggio del film, evi.
dentemente affidato a mani incompetenti
che, forse a causa di qualche taglio, hanno
reso la pellicola spesso non sincronizzante.
Speriamo che lA.L.F.A. (una società ve-
ramente ben organizzata come si può ve-
dere dalle pellicole finora edite) vorrà porre
un rimedio a questi errori che tante volte
pregiudicano tutta la riuscita del lavoro.
Al Cinema Teatro Barberini. Superfilm
sonoro « Paramount »: «JI Principe Con-
sorte », presentato da Adolph Zukor e Jesse
L. Lasky, realizzato da Ernst Lubitsch con
Maurice. Chevalier, Jeannette Macdonald,
Lupino Lane e Lillian Roth.
Grande serata indimenticabile quella della
inaugurazione del grandioso ed elegante lo-
cale posto ai piedi del principesco € classico
Palazzo Barberini, situato nella piazza omo-
nima (vedi pag. 10). °
Lo spettacolo ebbe inizio col suono della
Marcia Reale e dell’Inno Giovinezza fra vivi
applausi.
: Dopo l'Inno al Sole mascagniano suonato
per dare la sensazione delle varie tonalità delle luci ri-
; fiesse che emanano ora copiose, ora smorzate, ora tenui
da invisibili apparecchi, ebbe inizio la proiezione di un
disegno animato sonoro Paramount, La Paloma », di
effetto mirabile, di gusto squisito, e con profondo senso
di fine umorismo. Fece seguito una creazione scenica,
« Visioni d’oro », di Francis A. Mangan del Teatro Pa-
ramount di Parigi con Nino Martini-Mary Lee e le
Mangan-Tiller Girls, danze ideate da Miss Ethel Helli-
well: visioni veramente d'oro, con effetto coreografico
brillantissimo. 4
Infine il « Principe Consurte » costitui la novità ci-
nematografica che finora in Italia era stata data sol-
tanto a Milano. Questo film ha circa un anno di car-
riera trionfale e Je sue melodie in America sono diven»
tate ormai papolarissime. La trama ne è stata narrata
in « Cniema IMustrazione » quando è stato proiettato
a Milano. Ci asteniamo dal ripeterla.
Jeannette Mac Donald fu una -regina affascinante €
deliziosa. Questa giovane attrice, che in pochissimo
tempo ha raggiunto l'apice della sua carriera, oltre che
ad essere bellissima nel viso e nella persona, ha una
voce melodiosa e carezzevole. Ormai con due soli films
è riuscita ad imporsi ai pubblici di tutto il mondo.
Di Maurice Chevalier non tesseremo gli elogi, per-
ché ormai tutti lo conoscono come artista di vecchia
e meritata fama.
Che. dire poi Ernst Lubitsch, il realizzatore che. per
là prima volta ha diretto un film sonoro e cantato?
Egli è, come lo hanno definito, un, vero mago dello
schermo, che ha saputo aggiungere alla ricchezza d'as-
sieme e di dettagli, la vivacità degli elementi sonori.
Con questo suo ultimo lavoro egli ha dato allo scher-
mo sonoro un'autentica visione dì grazia, di eleganza
e di bellezza.
T. Emme
Pi
è
DICA A
E MI DICA TUTTO
La rustra tia € an fili: cova ne stete
prima altere. Ma non sempre la vostra inter
pretazione è felt. E questo perché? Perché «
fim della vostra vite non ka na super-revsiore.
E super-revisore, regli studì cinematografici, ha
H compito di curreggere scena per secna le 1
perfezioni « talvolta può fare, di un mediocre
film, ni hel film. Ricorrete anche vor al super
revisore. Ditegli che coss, nel film della vostra
vita, va male o vi sembra vuda male: e i super
revisore vi insegnerà quel che dovete fare. Al
snper-revisore potete an he domandare notizie <n
rose, fatti © fignre del cinematografo: avrete vi
spasti ogni settimana su questa ribrica. La cor.
rispondenza va indirizzata a: Rubrica « La dica
dome comi dica tutto » Cinema-iHustrazione,
Piazza Carlo Erba, & - Mdano.
fasfta. Del Concorso di bellezza non he notizia.
Probabilmente Postate prossima. La calligraha di
«e sensibilità, intelligenza.
Lupetta nerina. WMudit ancora. Finchè vVillu.
derar sarai piovane.
Bimba qriste | Faenza, Scettica a diciassette af
ni? Noa dica sciocchezze. Sc non ha creduto ar
molti corteggiatori, vuol dire che nevano di cssì
poteva essere, per lei, l'Amore, Ma il Principe
azzurre È alk porte, non varderà,
Marisa. Vuol sapere se Carlo ko vuol hene!
L'unica Carlo di cui io sappia qualcma e Carlo
V. Ma nen sono sicure se sii proprio il so. Via,
Marisa, mi dica almeno. chi è il sue Carlo, che
fa. come fa tratta: solo cos potrò ilarle fa mia
opinione, Nun erede che a sus sorella crescano ì
Baffi. Si tratterà ali peluria. O pad di sua fra
tella?
Don XL Si picca di esseri un giornalista c fan
ha capito chi st trattava di un « richiamo » sen.
29 la minima intenzione di trucco. Affini la sua
perspicacia e forse le suc usservazioni saranno più
felici. Hl film di cui parla si darà. La Casa è Ki.
bera, credo, di presentare nell'ordine che: viunie
le sue edizioni.
Nemesi. Sulla Garba ho giù detto la mia. Se
Bai già tetto una biogratta, é inutile ch'io te ne
parli anitora. Anvunzikremo con articoli e Foto i
suoi ultimi films.
Piccola. Naturalmente dimenticherete © ame-
rete ancora, Vi considererà volentieri una buona
amica, Auguro serenità e gioia ai vostri be di
ciannove anni, La calligrafia dice: animo gentile,
buonsenso c - non so come - un po di egatuno.
Capinera. Vi deve essere facile disfarvi di
un seccatore: trattatelo male. E all'altro dite sin-
ceramente quanto vi è caro, Non è da civetta dire
a un uomo che gli «i vue bene, Se egli © un
gentiluomo capirà e, amniesso che non vi ami,
si allontanerà, evitando di turbarvi di più. Così
guarirete, Capinera,
Messicana Se site corta di quello che dite, sa-
crificate il vostro amore e riprendete la vostra B-
bertà, Sarà dolorowi, ma dignitoso.
Bella riviera. La colligratia dive; fervore, velu
bilità. alquanta egoismo.
E. Camerari. Wilma Banky è a Holluwwl.
Dolores - Garlisco; Non possa suggerire come
si fa a diventar una stella del cinema, Per la
stessa: ragione che mi impedize «di indovinare 1
mumeri del lotto.
Jelly innamorata, Mi dici troppo pece perche
iis possa suggerirti qualcora,
Biondo Torraiuolo. Not wi come fanti abere
una fotografia di Marcella Afbani. Scrivi a foi,
alla Ufa a Berlina,
Miniy. Non credere all'iniluso degli astri sull:
nascite; Tienti al sodo. Il carattere della persona
the ni preme, cerca di stabilirlo da te, con un pe”
di osservazione.
Pilota aviatore » Pola, Sci innanivrato di Greta
Garbo? Riglielo, sc vuot: chi sa come sarà con-
tenta di saperlo! Finalmente - dirà + ho anch'iv
un innamorato.
N. Valentini. Grazie, ma non c'è bisogno di
corrispondenti da Rari,
Pupa <— Livorno. La diva ha trent'anni. Sì, si
tratta di un film,
Evita i film muto. Pubblichereme qualche fo
tografia del Hilm che ti interessa. Sulletà di Cortez
ho notizie contraddittorie. È naro a Vienna c si
chiama Kranta. Graziv della simpatia,
Piccola partina. Sc l'amore per essere bella «le.
ve essere completo? Dipende, gattina: Platone
diceva di no, ma non tutti cleggona Platone a
lira filosofo, Se luomo suma la donna che in ta.
scia perchè egli non la rispetta? Generalmente, si.
Se l'voma rispetta la donna che ama? Dew far.
lo; ma speso, se non la fa, nun è colpa sua, De.
ducine queste: che Ta donna deve aver giudizio
per due. E to ha. ; i
Una fettrice: Opinioni; le sue; nun-le di
VICI
JSiLi confessati g5-anni di Barrymore sono di più;
cgli è nato il 15 febbraio 1888, Lei È nata in di.
cembre? Sotto fa omtellazione del Capricarno,
dunque. P mici libri. di (astrologia le assicurano
fottuna in amore. PA di i
ME
La dea del verte Va rispanilo traticiniaio al
foglio. Come devono ewere du: garabe belle? Un.
me faccie a quegarglicte? Le ganibe di podpluine
Baker sona bello. Le gambe di un vecchie montro
nie nos sone Delle Sal procesa Calandri noe
pei Faro inufivore zioni,
Orazio Sitrd si comsertati I «aggio callagratco
c tropipo breve.
la due appuisonare Mi spiace. ma 4 fim of
mai e invecchiato.
Un anvante di IIotglas. Vadirizzi presso la Ci
nice, Roma. Un elena dei favori di (O Rein
prenderebbe troppo spazio.
Nina BR. Ginseppe £ Vicenza. Grazie, tia
mon chivdiamio codlaborateti.
Brunetta capricetosa | Napoli. La calligrafia di
cer huon senso, cquiliboo, animo gentile, Incon
trerete presta, vi auguro, «colut che si vorrà ‘mis
ssren ‘e hbene.
Vo Morelli. Nagel è senza dubbio un bravi at
tire, sdlo un po' fredda. Vedrai presta sue fe
tagrafie. Richiedi all'Amministrazione il numer
che ri manca.
Giapponesina. Delusa in amare, odî d mande
e Vumanità intera. Per mio conto, 1 perdono,
ma ravvediti. Dopo VPabbandono intstisci, soffri.
wi diventata » unTorsa ». Quale srsa? La mag
giore. vi la minore? Scherzo, come vedi, per
distrarti. Devi: dimenticare, ritornare hanna
Hera. E sara: premiata con un nuova amore, che
nom mentirà ai tuoi sogae.
Ferdemare. Non ha notizia dell'attrice, mia
te ne darò. Intanto: scrivile presso la Ufa.
Diable noir. Partecipa pure al Concono. che
è permanente. Baraliremo presto Valtro, La val
ligrafia denota intelligenza mediocre, ma cu
riusità viva, schbene un peo svagata, Non puo
darti una mia fotografia; la mia c una bellezza
pericalisa.
Curiosità femesinile. 1 tw pieudomimo e un
plconasmo. La calligrafia dice: arguzia, anne
sereno, poco fervore nelle iniziative. È vero?
Picedlo Scimino. Come devi fare per ispirare
uno maggiore attaccamento all'uomo che ani
moltissimo? Dimostrargli un amore più limitato.
Muria - Vigevano. Pubblichereme altre fata di
a Il grande sentiero », Tom Mix sì dà al circa
equestre. .
Araba «Ancari Sì, io qualche volta, Gn se
cietà, dico di aver trent'anni: gli altri cento
li nasconde. I tuo saggio calligrafico è troppe
hreve.
Mina. Mosiukin e Novarra sano duc perso
nalità così distinte che un paragone è tnntile.
Mesjukin si pronuncia Mesiàhin, Egli è nato
in Rusia nel 180, Tosoni filma st cononveranza
a dure in Italia.
Gigetta < Tricite. Dovew rivolgervi a un me-
dico, Certo, dI ventre caso € triste. Vi augura
bene, spiacente di nen poter esservi utile.
Topolino - Capodistrta. Si è scrapre uno pu
gelosi, quando si ama, E bisricc con ka spose
non sone che pretesti: per far la pace. Pensate
che se men ci fossera, 1 bisticci bivagrerehbe in
ventarli: © corto non Ti inventerchbo una coppiù
di centenari, ma uni giovare coppi.
Nichira, Nile Asther © nato il a7 gennaro pes?
4 Malmoe, in Svezia, È un bel giovane, ma un
metliocre attore,
Nanep, Troppe donante. La Gaynor © nata
il 6 ottobre igoGo a Filadelfia. Mary Brian ha
23 anni,
Della Lena < Roma. AL direttore artistico ac.
corre anzitutto uma grande pratica di « studio =.
Poi una vera dispenizione. 1 grandi direttori han.
no cominciata dal posta di assistente € anche un
po' meno, Per le divise non crede ci siano proiti
zioni, Non sarà capitata l'occasione. Se la. nostra
cinematografia asstimeri la sviluppo di quella
americana, non. vedo perchè, per un film dli
guerra, per csomiio, non si debbana concedere
i mezzi.
Mary rontica. Sc 4 napoletano non è per
+ che un sogno, pensa ad altro, Direi: pref.
riwi sl conetitadino, Tn agri mode sci codì
giovane che puei aspettare ciò che il destino si
prepara, Forse tu marito non srl nesmen sei
due, ed hai anenra da ennoscerto, Temporeg:
gia. Frattanto omnoscerai. meglio anche te stesa.
che è più difficile, i
Rubin Virgilio -
COPI,
Mitai » Bologna, (Greta Garbu è mata nel di
cembre del 1uns a Stoccolma. Gilbert è nato a
Logan Utah nel (845. La Pola È botognese:
Dia. Paola di Rovigo.
°° Dose che anta. Se deve nedene a ciò che
Forlì, Manda la fato al con-
dico? Non he mai detto altra the verità, Mio
* nadio mi mise nome Bugla perché aveeo te gam-
fi dorte: ma ande vale che ero incapace di
mentire si penti, Olive arden lavora,
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: Ogni ernia abbuade nata a se stessa @
TL. | mal contenuta da pessimi cinti aumenta
ele | di volume e rende gl'infermai inetti al la-
del Cav. Uff, Aniello che si apedi- | vora e cagiona loro sofferenze fisiche è
see con riservatezza dietro cartolina
vaglia di L, 3.1 trattato illustrato è di
morali, L'ernioso ritorna an uoma nor
‘o roale adoperandogli vttimi einti del Cav.
one | Mele che li costruisce caso per case, te-
di! nendo conto della natura, sede del male,
nite | della atato fisico, ecc. È dovere degli
erniosi affidarsi a provetti ortupedici.
PANCIERE-FASCE-CINTURE anvowmau
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BUSTI
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Angola $, Arcangelo è Ralazo N. 61 preme È
ia space; NA POLI
PERTO DALLE DRE 9 ALLA KR -
P 49 il più bel giornale di rica»
ro canoe di meda; - Sfogliatene
un’ nuisera © vi convinereste)
con lo sguardo fisso nel vuoto che
“a were li Paul era così calma © t-
È denare, ii tana di quella vece così Dr
pel e agri che Vera non seppe alfa.
ciare altra chlibio ef abbasso dl capo sotto
Una Buava DEmMpesa, che però, nor trarba.
mava brutalesente né la stordiva doloro
samentemente, ma scersleva su lei come
tina carezza tepala come l'ambiente che
le napatava ancora in solitudine. Paul la
guardava con profonda mestizia e con su:
blame generosità. La guardava e la rive.
deva dur anni addietro, bimba ignara
delle lotte della vita, della brutalità del
destina, degli agguati degli uomini. La
rivedeva in tutta la sua splendida inno
cenza nella fumesa taverna di papà EM
mitri, quando era soltanto un boccialo di
rosa prossimo ad aprirsi, ma il di cui
profumo era serbato a lui solo, Ed
allora una consolazione senza pari
gli molcera la spirito cd il cuore per
quello che aveva fatto e ringraziava
i cielo di averlo già couì largamente
preiniato. consentendogli dopo tanto
tempo di rivedere la fanciulia ado
ratissuma, «h averla accanto a sé, di
sentirne quasi il respiro, mentre era
così lontano da quella Apa
di possibilità.
È mentre la guardava e tutta la
beveva con gli occhi, Vera taceva
aspirava ii suo pensiero, la sua ani
ma. Poi senza voltarsi, e quast parlando
a quel vuota che le pareva sfumato di
azzurro esclamò:
« Paul, io non meritavo da voi un si
mile sacrificio e neppure possa rimanere
qui accanto a voi... Debbiamo trovare in-
seme, un pretesto perché lo para ripar-
tire subito ».
Quella frase, ancorchè pronunziata con
tanta dolcezza, chbe l'effetto di un colpo
il'artigho nel petto di Paul. Ma egli si
daminò tesi» soggiungendo con un tono
di inimitabile sincerità; « Impossibile, Ve
‘fa: per tutto l'inverno non c'è alcun mer-
zo di trasporto in grado di [unzionare ».
E siccome Vera taceva quasi non aver
se percepito l'importanza di quell’annun-
zio, Paul si alzò, percorse in lungo ein
largo la vasta camera silenziosa e ben ri-
scaklata, e poi, fermandosi di fronte alla
creatura desolata, ma già rassegnata, sg
giunse, senza imperiosità, ma con ina vi.
* brazione speciale nella voce: « Bisognerà
che vi rassegnate. E per ras-
segnarvi, sarà necessario che,
vi fingiate mia. méglie »
Loro 4 i s'incontra»
rotdi ec chibero da ambo le
‘parti un lampeggio. Anche
Vera si alzò. Percorse per
breve rratto la camera della
sua nuova tortura, poi. sì
volti verso Paul e con im
peto deco esclamò: « Val
orione Pond È puri i
ritorseri - all'aiuto
del radi da, i
E fece la € mosna di una”
ilecisione. che A duo
luta. Prontamente Paul le
sharrò il passo: « Avver
tire il Governatore? Ma sa-
rebbe pazzia, Vera! Sareb-
be la vostra, la mia e la
rovina di Sergio. Ve lo
immaginate? Vostro mari
t ha vent'anni di galera
da scontare... di questa pe
lera...
Vera gli troneò la parola
sulle labbra, con un. gesto
che pareva quello di un
essere smarrito che paventi
| Pavvicinarsi LI
ki
4
“CUORI IN ESILIO»
Ronmanze-klm vissuto sullo scherma da Dolores Costello, Grant Withers,
Ja mes Kirkwood
« La voce di Paol era così calma e snadente che Vara,.,
grave catastrofe. Si avvoltolò tutta nella
sua pelliccia, quasi un brivido di freddo
l'avesse colta di sorpresa in quell’ambiente
casì calmo e tepido. Non osava guardare
Paul, che pure non dava segni di turba.
mento, tanto+diritto si sentiva. nella sua
nuota missione di sposa senza amore, di
marito senza ‘haci, Finalmente Vera af
fotrdò il bel-viso nel largo bavero della
pelliccia quasi volesse rientrare tutta in
se stess e dopo una pausa, che pareva
icterminabile, balbettò impaziente: « Vi
SEguO MU.
Era l'asilo di Paul costituito da due
piccole stanze, col soffitto a travi, così bas:
so che lo si poteva toccare alzando wna
mano, ma abbastanza chiaro, abbastanza
riscaldato, abbastanza ospitale. Entrarono
in quell’asilo del condannato che sconta-
va la pena di un altro. Paul entrò il primo
e fece cenno a Vera di avanzare senza
14
tunore, senza sospetti. Poi rinchiuse la
porta, ricacciando al di fuori il nevischiv
che si era affacciato sulla soglia come
avesse voluto spiarli.
Vera rimase in piedi, senza guardare
intorno a sé, decisa di seguire il suo de
stino, qualunque esso fosse stato, così
inani le parevano i suoi sforzi per com-
batterlo.
Paul andò verso un'altra porticina che
divideva i due ambienti, la spalancò e fi-
nalmente con voce chiara, ma velata da
un leggero tremolio di emozione inconte-
nibile, annunziò all'ospite: « Ecco la mia
casa... Voi dormirete in questa camera,
che è la migliore. Ia mi aggiusterò un
giaciglio nella stanza accanto. La vostra
camera sì chiude dall'interno, Sarete
quasi sempre sola perché io lavoro al-
le saline. Non voglio neanche che sia-
te per me quello che è una moglie nel
disbrigo delle faccende di casa, Ve ne
starete qui, silenziosa e sicura. Ho
imparato ad accomodarmi la came.
ra, a fare il pranzo... ci s'impicga
tanto poco e non c'è molta varietà
di vivande. Io accenderò il fuoco, io
vi guarderò. Io non vi dirò mai
nulla che possa farvi anche legger-
mente corrugare la fronte. Soltanto
vi rivolgo una preghiera. Non parla-
temi mai del vostro passato, non fa-
temi più il suo nome. Sarò il vostro
amico più devoto e più fedele: eccovi la
#ostra camera, Vera... »
Parole di lealtà, sguardi sinceri, at-
teggiamento di reale devozione..... tutto
questo Vera notò e comprese. Non disse
parola, non sollevò gli occhi da terra, ma
quel silenzio era tanto eloquente lo stes-
so, e finalmente si mosse con una len-
sezza rassegiale € garbata insieme, e varcò
La porta sì rinchiuse Paul
Sergio Demidoff, in quell'ora precisa,
batteva lietamente la via del ritorno alla
libertà.
VII, - LE SALINE DI TOMSK.
Inverno più rigido, brutale, penoso non
sì era da anni abbattuto in quella re-
gione già squallida e che poteva definirsi
l’inferno bianco.
(Continua) A. M. Tournour
Referendum fra i nostri lettori
Chi voci i
banchiere Calandri?
Col numero scorso abbiamo termi-
nato di dare le puntate di “ Corte
d'Assise’. Ma il mistero sull'assassi-
nio del banchiere perdura tuttavia.
Chi dei nostri lettori saprà squar-
ciare il fitto velo che lo avvolge?
Molti hanno già tentato, ed nb-
biamo ricevuto delle lettere veramen-
te interessanti, alcune delle quali
gli qui sotto, in attesa che
a proiezione del film faccia luce
per intero sull’appassionante pro-
lema giudiziario.
Tutti i nostri lettori possono ten-
tare, nel frattempo, di illuminare la
giustizia, Occorre solo che le risposte
indicanti il nome del presunto col-
pevole mostrino che l'autore (e in-
tendiamo anche l'autrice) ha cercato
di sondare il canovaccio degli av-
venimenti che abbiamo esposto nelle
puntate pubblicate nei numeri scorsi.
A chi si avvicinerà di più alla verità
riserviamo una sorpresa che riuscirà
certamente gradita.
Provatevi tutti e resterete soddi.
sfatti, Mandate la vostra opinione a:
Referendum - Cinema Illustrazione,
Piazza Carlo Erba 6 - Milano.
Ecco intanto alcune risposte per-
venuteci nelle quali gli elementi della
colpabilità di chi viene indicato co-
me assassino sono vagliati in modo
attendibile.
Luigi Formosa, di Termini Imerest, ci
invia una lunga e acuta disamina del
caso, senza giungere ad una decisione,
n. # * *
Ercole Aldrighi, di Geuova è assai re-
ciso nella sua dichiarazione: « Il ban
chiere Adolfo Calandri è stato ucciso da
Antonio Bardi. Moventi del delitto sono
l'onore e l'interesse ».
dea
Pier Anna Angelini di Milano si espri-
me laconicamente. così! «L'assassino?
H signor Astorri ». Invece Ninì Angelini
de Libera, anche di Milano, con non mi-
nore laconicità, sostiene che l'uccisore è
proprio l'imputato.
ve
Greppi Jolanda, di Cittadella, condi-
vide l'opinione di molti. altri. lettori:
pure per lei l’uccisore di Calandri sa»
rebbe Antonio Bardi.
* 4
Valerio Piattelli, di Pescara, sostiene
chè il colpevole è Antonio Bardi, ma
corno la crruplicità di Leda Astorr, del
guardacacee e del cameriere Giovanni
# *
Da Misutata, Salvatore Scopello ma.
mifesta la stessa opimente
* ®
Ancora un altro lettore che indica il
Bardi quale omicida © Mano BHochi, di
Perugia.
* f
Anselmo Bartolini, di Genova, appar
tiene anch'egli alla schiera ili coloro che
eredono trattarsi di un delitto complot-
tato da Leda, Barra, » gli altri, per di-
sfarsi del banchiere,
* dk
Omicili: Antonio Bardi. Complice:
Marcello Barra. Autore del furto: il ca-
meriere Giovanni, Mandante del furto,
per riavere le sue lettere: Leda Astorri.
Questo è il parere di Rinaldo Levi, di
Ancona.
* aa
Le signorine Canova, di Como, cere
dono trattarsi di delitto commesso per
gelosia da Carlo Astorri, il marito di
Leda, con la complicità di Marcello
E ue 1
Anche da Ancona, Armando Pettiros
so, accusa del delitto Antonio Bardi.
# * *
Ingegnosa è la deduzione di Antonia
Portogalli di Milano, Dice: « nella let-
tera, Antonio Bardi asserisce d’esser lui
l'assassino per salvare la sorella Leda
che egli € uaso essere la vera colpe
vole ». Non c'è male come deduzione.
Aggiunge poi che l'assassino è il fratello
del Barra.
Una vero aneva ci giunge da Cisel-
lo Giuseppe Teti emtiene che ii banchie.
re Calandn fa urciso da Elena, la cogna.
ta det quardacacrta.
© * #
(iseppe Roberto Sampaolesi, di terzo
anconetano per oggi, è dell'opinione che
l'assassino sia Antonio Bardi.
w * *
Antonia Bardi, forse per la quattromil.
lesima volta, viene di nuova accata
dell'assassinio da Vychtor Ayres, di Mi
lano.
« * *
Pietro Gorrini, di Voghera, risponde
che l'uccisore è Antonio Bardi, (Qualsiasi
formato va bene. Grazie dei complimenti).
* * %
La stressa cosa sostiene Elena Arrigoni,
di Milano...
® % *
.. e anche Mara Faconti, di Tempio...
# **
. € Aldo Nobili, di Torino.
# a +
Francesco Carlis, da Napoli, «i invia
una lunga caposizione dei fatti, conclu-
dendo che l'assassino è Giulio Alberti.
>» *
Anche Emma Celinardì, da Lecce, ci
dice trattarsi di un delitto commesso da
Giulio Astorri.
* & #
I cameriere Giovanni viene, invece,
indicato | quale colpevole da Armida
Lamboni, da Bagnacavallo.
d* *
Amleto Gontirelli, da Madrid (anche
dalla Spagna! - N. d. R. compiaciuta),
sostiene che l'uccisore è Marcello Barra,
l'imputato.
CONCORSO
s |
FOTOGENICO?
Nus sappiamo che voi nutrite la segre
ta ambizione di apparire sull: scherma.
Ma sappiano anche quali e quante
siano le difficoltà che incontrano colera
che aspirano a dedicarsi all'arte cinema-
togralica Ebbene: soî vagliamo arutarli.
Per questo indiciamo questo consorso,
che ha lo scopo di ricercame, srlla massa
dei lettori, coloro che hanno le doti ne-
cessare per riuscire in una così difficile
varnera.
Con questo ci ripromettiame di indi
care alle case cinematografiche, itehane
ed estere, i vincitori, coloro cioè, che,
scelti in un prima guelizio eliminatorio
da urna commissione, i cui componenti
indicheremo prossimamente, saranno poi
anttoposti al voti dei letton per ii giu-
dizio defimtivo
Non si tratta di un concorso di bellez-
za: si tratta di un concorzo tra uomini €
donne, che, sia per bellezza quanto per
caratteristiche speciali, apparirann de-
gni dello scherma
«Non solamente a questo si linsiterà i
nostro lavoro: a coloro che ci domande-
ranno consigli risponderemo, per mezzo
di persone competenti —— le stesse chia-
inate a giudicare i concorrenti —- su
quanto essi vorranno sapere. Le moda-
lità di questo concorso sono fe seguenti :
1. Possono concorrere tanto gli nomi.
ni che le donne.
2. Ogni concorrente deve inviate ire
fotografie. che devono essere istantanee
e son a pasa, perchè lo scofo cu servono
è appunto quello di indicare tipi adatti
ud. essere fotografati in moto. Una deve
presentare il volto della. persona, le altre
dwe tutta la figura.
3. Cal primo numero di dicembre co-
mincerema a pubblicare le fotbgrafie dei
concorrenti scelti dalla commissione.
4. Ogni tre mesi pubblicheremo, a cioè
per questo prima concersa nel primo nu-
mero di marsa, le fotografie dei can-
correnti. prescelti dalla commissione. I
nostri lettori saranno chiamati, nel ma
d> che a suo tempa indicheremo, 4 vo-
bore fra i candidati pubblicati: colmi e
colei (uomo e danna) che otterrà il mag-
giore numero di voti, verrà indicato alle
case produltrici.
5. Non sono aremessi al concorso i pra-
fessionisti dell'arte drammatica.
6. Resta ben precisato che # nostre
compito si limita alla pura signalazione
dei prescelti dalla votazione dei lettori al-
la casé citemalaprafiche, che rimangono
completamente libere nelle loro decisioni.
7. Richiamiamo lFalfenzione di coloro
che vorranzo concorrere che ‘non sono
amuntasse deroghe alle norma: le fotogra-
fie di chi non si sttereà, saranno cesti
nate come siamo stali già costretti 4 Jara
per tori invii che ci giunsero irregolari,
Nel prossimo numero comincerema
‘la pubblicazione di alcune fotogra»
|. Re di concorrenti.
Laggeta i 4 | I
IL SECOLO XX
la più ricca ed elegante rivista setti
ssattale. Opal fascicolo contiene na
bricrantia, une favola fuori testo, è
catan uumero di ilbustradioni @ grade
puri riffettonti gli amentonenti. della
Scanned by the Biblioteca Luigi Chiarini del Centro
Sperimentale di Cinematografia
ad 4, a a Centro Sperimentale
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